Frequenza di mutazione di BRCA e pattern di risposta al trattamento nelle donne positive per la mutazione di BRCA con carcinoma ovarico
La frequenza di mutazioni nella linea germinale di BRCA1 e BRCA2 nelle donne con tumore alle ovaie non è ben definita; i dati variano da 3 al 27%.
L’impatto di una mutazione nella linea germinale sulla risposta richiede ulteriori studi per comprenderne l’impatto sulla pianificazione del trattamento e sul disegno clinico dello studio.
Donne con carcinoma ovarico non-mucinoso ( n=1001 ) sono state arruolate in uno studio caso-controllo e sono state sottoposte a screening per ricerca di mutazioni puntiformi e ampie delezioni in entrambi i geni.
Sono stati valutati gli esiti di sopravvivenza e le risposte a linee multiple di chemioterapia.
Mutazioni nella linea germinale sono state riscontrate nel 14.1% delle pazienti in generale, incluse il 16.6% delle pazienti con carcinoma sieroso ( sieroso di alto grado, 17.1% ); il 44% non presentava una storia familiare di carcinoma mammario od ovarico.
Le pazienti con mutazioni nella linea germinale hanno mostrato miglioramento nei tassi di sopravvivenza libera da progressione e nella sopravvivenza generale.
Nel contesto di recidiva, pazienti con mutazioni hanno risposto più frequentemente a regimi sia con Platino- sia senza Platino, rispetto alle pazienti negative per la mutazione, anche in quelle con recidiva precoce dopo trattamento primario.
Le pazienti negative per la mutazione che hanno risposto a cicli multipli di trattamento a base di Platino hanno mostrato maggiore probabilità di avere mutazioni in BRCA1/2.
In conclusione, lo status di mutazione in BRCA ha una grande influenza sulla sopravvivenza nel carcinoma ovarico e dovrebbe essere preso in considerazione come ulteriore fattore di stratificazione negli studi clinici.
Gli esiti di trattamento nelle portatrici di mutazioni in BRCA1/2 mette in discussione le definizioni di resistenza al Platino e lo status mutazionale potrebbe contribuire alle decisioni e alla selezione del trattamento sistemico in contesto di recidiva.
Questi dati, assieme agli studi sugli inibitori PARP [ poli(ADP-ribosio) polimerasi ], sono a sostegno delle raccomandazioni che suggeriscono di proporre test per mutazioni germinali in BRCA1/2 a tutte le donne con diagnosi di carcinoma ovarico non-mucinoso, indipendentemente dalla storia familiare. ( Xagena2012 )
Alsop K et al, J Clin Oncol 2012; 30: 2654-2663
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